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Digital Ergo Sum arriva a Technotown la I edizione del Festival della società e della cultura digitale

Parte sabato 20 maggio 2023 la prima edizione di Digital Ergo Sum - Festival della Società e della Cultura Digitale, organizzato a Technotown, hub della Scienza creativa, da Assipod.org - Associazione Italiana Podcasting in collaborazione con Siamoumani.org - SiamoUmani Business Lab, cooperativa impegnata per l’integrazione socio-economica di giovani rifugiati presenti nel territorio italiano.

Tavole rotonde, dibattiti e incontri si svolgeranno nella cornice di villa Torlonia, all’interno di Technotown dove l’associazione Assipod ha creato, a giugno 2022, “La casa del Podcast”, centro culturale per la promozione del podcasting in Italia, la formazione e il networking.

Durante l’evento si rifletterà su come rimettere al centro dell’innovazione tecnologica l’uomo e la società, per promuovere iniziative di inclusione e sostenibilità.

Licensync ha intervistato gli organizzatori di quest’importante iniziativa, in particolare Giulio Gaudiano per Assipod,  Mahanaaz Danishyar e Khadir Jamac Saleban membri di SiamoUmani Business Lab.

  • Quando e come nasce l’idea di realizzare Digital Ergo Sum, il Festival della Società e della cultura digitale?

Giulio Gaudiano: “Digital Ergo Sum nasce dalla convinzione che sia necessario prendersi un tempo di osservazione e riflessione meditata e consapevole rispetto all’utilizzo quotidiano delle nuove tecnologie. Infatti la tecnologia va sempre più veloce ma dall’altra parte abbiamo sempre meno tempo per riflettere sul valore reale che questa tecnologia porta nella nostra vita quotidiana, nel mondo del lavoro, nella cultura, nella società in generale. L’idea di Digital Ergo Sum, festival dedicato all’impatto sociale e culturale della tecnologia, è quella di confrontare le esperienze per non essere miopi nell’adozione delle nuove tecnologie e non sposare il nuovo solo perché è nuovo, ma prendere dall’offerta del mondo digitale che si fa sempre più ampia e variegata solo ciò che in maniera consapevole può portare valore e cambiare in meglio la nostra esperienza quotidiana.”

  • Come si è sviluppata la sinergia tra le realtà organizzatrici Technotown, Assipod e SiamoUmani Business Lab?

Giulio Gaudiano: “Digital Ergo Sum è il Festival della cultura e della sostenibilità digitale organizzato a Technotown, hub della scienza creativa di Roma Capitale, in collaborazione con Assipod, associazione Italiana Podcasting e SiamoUmani Business Lab. Lascio la parola a Khadir Jamac Saleban membro di SiamoUmani. "

Khadir Jamac Saleban: “Mi chiamo Kadir, vengo dalla Somalia ho 35 anni e sono membro di Siamo umani Business Lab che è un percorso sulla convivenza digitale e imprenditoriale. SiamoUmani Business Lab è un progetto rivolto a diversi destinatari tra cui rifugiati, migranti di diversi continenti e italiani che imparano e studiano per l’integrazione del digitale e collaborano nell’organizzazione del Festival."

Giulio Gaudiano: "Le varie componenti che si occupano dell’organizzazione del festival hanno sviluppato un percorso che culmina nella giornata del 20 maggio, ma che si è articolato in 2 mesi di lavoro in cui, da una parte la struttura ospitante Technotown ha portato tutto il valore del suo lavoro di diffondere l’uso creativo delle tecnologia, dall’altra Assipod ha messo a disposizione il know-how sullo sviluppo di contenuti e di comunicazione del digitale, nel caso particolare per riuscire a raccontare alcune tematiche che hanno a che fare con il festival, dall’altra parte tutti i ragazzi che partecipano al Siamo Umani Business Lab con diverse provenienze culturali, hanno partecipato all’organizzazione di questo evento coinvolgendo i soggetti che attraverso i talk, tavole rotonde, incontri, networking animeranno la giornata, quindi Siamo umani Business Lab è stato il collante operativo di tutte le componenti che partecipano al Festival.”

  • La commercializzazione di Chat GPT e la diffusione dell’Intelligenza Artificiale Generativa stanno generato diverse visioni e posizioni sulle conseguenze della innovazione digitale. Oggi viviamo la tecnologia tra crisi di identità e opportunità di sviluppo collettivo, qual è la via per un approccio consapevole all’onlife, che il Festival intende tracciare?

Giulio Gaudiano:La via per l’approccio consapevole all’utilizzo del digitale è la via della conoscenza perché ciò che non conosciamo di solito ci fa paura. Il tema che si sta diffondendo nel racconto mediatico di alcune manifestazioni del digitale come ad esempio l’intelligenza artificiale, prima il Metaverso, prima ancora gli smartphone, la realtà aumentata e persino internet, è che tutte queste realtà siano realtà trasformative e chi non le conosce ne ha paura. Si creano meme che mettono in evidenza la diffidenza fino ad arrivare addirittura all’opposizione, "stiamo meglio senza il digitale". Il digitale è qui per restare e tutte le sue manifestazioni hanno e hanno avuto un impatto sulla nostra vita quotidiana quindi noi crediamo che la chiave sia conoscere bene quello che abbiamo davanti, mettere a fuoco il valore che può specificamente portare alla società e alla cultura e prendere dal digitale solo quello che è in grado di veicolare questo valore, in una prospettiva antropocentrica in cui siano gli uomini come individui e come società e il loro benessere ad essere messo al centro. Questo lo dico e lo sottolineo perché tutta la narrazione che si fa del digitale è informata dal fatto che il digitale, in fondo, è un prodotto o servizio di società multinazionali, anche con sede all’estero negli USA, il cui obiettivo principale è il profitto economico. Il profitto economico di una corporation basata negli Stati Uniti non è detto che vada a coincidere con il bene della cultura e della società italiana. E’ importante fare la tara delle tecnologie quando ci vengono davanti per prendere tutto quello che c’è di buono e lasciare da parte quello che non crea valore."

  • Il Festival nasce nel 2023, quanto è importante oggi l’alfabetizzazione e l’educazione digitale per favorire inclusione e sostenibilità?

Giulio Gaudiano: Nel 2023 il tema del digitale soprattutto per favorire inclusione e sostenibilità è centrale, in particolare perché il gap dell’alfabetizzazione digitale, che è sempre stato avvertito come problema in particolare nel nostro paese è stato colmato forzatamente nella pandemia, durante il lockdown. Quindi anche chi non avrebbe mai usato il computer o un sistema di comunicazione digitale per le proprie funzioni quotidiane, lo ha dovuto utilizzare per continuare a fare le cose che faceva prima, quindi anche le persone che non volevano hanno scoperto questa opportunità. Molte persone però hanno adottato questi strumenti e hanno utilizzato la tecnologia senza averne coscienza piena, senza utilizzarli in maniera consapevole. L’adozione inconsapevole è quanto di peggiore possa esserci quando parliamo di digitale. Per questo nel 2023 il tema è centrale, perché dopo che abbiamo capito che possiamo e dobbiamo utilizzare gli strumenti del digitale e dopo aver capito che questi strumenti sono in grado di modificare la nostra quotidianità è necessario fermarsi per capire come noi vogliamo cambiare il mondo della cultura e della società per utilizzare questi strumenti come un mezzo non come un fine.

  • Secondo i dati Istat l’Italia è il paese più vecchio del mondo dopo il Giappone, qual è il livello di alfabetizzazione digitale del nostro paese?

Giulio Gaudiano: Il livello di alfabetizzazione digitale dell’Italia è notevole proprio influenzato dal trend globale che è stata l’adozione del digitale durante la pandemia. Spesso quando parliamo di alfabetizzazione digitale pensiamo al programmatore davanti al computer seduto sul suo tavolo di lavoro e dall’altra parte vediamo la signora anziana di 75 anni senza computer. Non dobbiamo dimenticarci che oggi digitale vuol dire smartphone, smartspeaker quindi i vari google home, alexa, tutte quelle tecnologie che nella vita quotidiana dalla firma digitale, allo spid, al pagamento con contactless, tutte quelle tecnologie che, sono basate sul digitale e che hanno un forte impatto sulla vita quotidiana, anche i nostri genitori o nonni oggi devono usare le tecnologie per i servizi base della loro vita sociale. C’è stata un periodo di alfabetizzazione forzata e abbiamo scavallato la fase in cui un cittadino poteva scegliere se essere o non essere digitale. Oggi, dal lato dei servizi essenziali del cittadino, c’è un’alfabetizzazione totale, tutti devono usare il digitale e quindi possiamo concentrarci sull’alfabetizzazione elettiva ovvero sui giovani che non devono essere solo i fruitori del digitale ma anche i creatori del digitale (di app, podcast etc…) coloro che sanno programmare e sviluppare contenuti, podcast, app questa urgenza è sentita a livello globale. Il Tim Berners-Lee inventore del World Wide Web un paio di anni fa a Lisbona diceva "siamo nel momento centrale, il 50% del pianeta oggi ha accesso ad internet, l’altro 50 no, lo avrà nei prossimi anni". Questo momento qui è quello in cui decidiamo come sarà l’internet di domani, cosa ci sarà, perché internet prende la forma che in qualche modo la società gli da.

  • E quanto è importante l’integrazione e l’immigrazione dei giovani per favorire sviluppo tecnologico e l’educazione digitale?

Mahanaaz Danishyar: Sono Mahanaaz Danishyar originaria dell’Afghanistan e sono membro di Siamo Umani Business Lab. Io penso che la tecnologia sia un modo per unire persone provenienti da differenti ambiti culturali. La tecnologia può avere un importante impatto sul confronto tra le differenti culture. La tecnologia è un linguaggio di per sé e persone di differenti culture possono incontrarsi attraverso la tecnologia. E’ per questo che abbiamo deciso di inserire questo importante tema nei due incontri del Festival, Technology for peace e Humans of digital. E io invito tutti a partecipare alle tavole rotonde per comprendere come affrontiamo il tema, sarete ispirati e potrete capire il valore dell’opportunità della tecnologia."

Licensync seguirà l'intera giornata alla Casa del Podcast e intervisterà gli ospiti delle tavole rotonde.

Stay tuned!

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